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Il Territorio

Posizione

L’area oggetto di proposta riguarda un comprensorio edificabile E1 ubicato nel settore sud-est di Roma in posizione extra-Gra compreso tra le due radiali di via Tuscolana a nord e via Anagnina a sud.

La destinazione a sottozona E1 (espansione con densità di 200 ab./ha) riguardava all’origine un’estesa area da sottoporre a piano particolareggiato o convenzione con progetto unitario nei limiti di densità edificatoria prevista.

Storia

Nel tempo la superficie di tale comprensorio è stata interessata da fenomeni di abusivismo in espansione e saldatura delle limitrofe borgate di Romanina, Campo Romano e del nucleo Ponte Linari caratterizzato dalla perimetrazione di più nuclei non adiacenti.

La parte residua del comprensorio è stata destinata nel 1985 a piano di zona, successivamente sospeso per la presenza del gravame di usi civici del Comune di Frascati. La previsione del piano di zona, che si estendeva su 45 ettari, era di 9000 stanze/abitanti per un volume residenziale pari a 720.000 metri cubi.

Proposte

Dopo anni di non programmazione urbanistica, solo con la deliberazione del Consiglio comunale nel 1997, che individua la localizzazione di 18 aree da sottoporre a preventivi sondaggi archeologici ai fini della loro utilizzazione per quartieri di edilizia residenziale pubblica, sono state individuate due aree all’interno del comprensorio in questione: la n.7 definita come Anagnina 1 localizzata su via Campo Romano nell’area interclusa a nord e a sud tra due nuclei dei Ponte Linari; la n. 8 definita come Anagnina 2 situata nella parte sud dell’originario comprensorio adiacente alla via Anagnina e al nucleo n.35, non interessata dal vincolo degli usi civici.

Delle due proposte, la prima risulta già adottata dal consiglio comunale come piano di zona B37 Anagnina 2 con una previsione di 1465 stanze/abitanti, una superficie di 10,5 ettari, una densità territoriale di 139.5 ab/ha ed un volume residenziale di 117.200 metri cubi. La seconda proposta risulta invece in corso di studio: essa riguarda una superficie di 10,86 ettari per 1629 stanze/abitanti, una densità territoriale di 150 ab/ha ed un volume residenziale complessivo di 130.320 metri cubi.

Parte residua

La parte residua dell’originario comprensorio E1 corrispondente a circa 34 ettari, si configura attualmente come una estensione libera da edificazione se non per modeste compromissioni di immobili a carattere prevalentemente agricolo in prossimità della via Anagnina.

Essa costituisce un naturale corridoio di connessione tra l’ambito dell’ esteso comprensorio M1 Romanina a nord (su parte del quale è stato localizzato il piano di zona D5 Romanina) e dell’altrettanto vasto comprensorio di Gregna a sud, avente destinazione H1 di Prg ed assoggettato a vincolo archeologico così come riportato dal Piano delle Certezze.

Accessibilità

Dal punto di vista dell’accessibilità l’area è caratterizzata da un rilevante livello di infrastrutturazione viaria costituita dalle due radiali di via Anagnina e di via Tuscolana, dalla via Campo Romano e dalla rete locale del nucleo “O” Ponte Linari.

Per quanto riguarda i collegamenti su ferro, ad oggi, si fa riferimento al nodo di scambio Anagnina terminale della metro A (circa 1,5 Km) in attesa della definizione del nuovo percorso della cosiddetta “linea delle Torri” per la quale esistono diverse ipotesi in corso di verifica da parte della STA e che comunque dovrà supportare tutto il versante extra-Gra tra l’area dell’Università di Tor Vergata e quella della Romanina-Anagnina.

Obiettivi

  • garantire una continuità del sistema del verde (corridoio verde) che dal parco dell’Aniene deve giungere al parco dell’Appia Antica attraverso i comprensori di Tor Bella Monaca, Tor Vergata, Romanina, Anagnina e l’area di Gregna
  • garantire una connessione viaria interquartiere di settore, di alleggerimento del sistema delle vere e proprie tangenziali (nel caso specifico il Gra) che da Tor Bella Monaca giunga sicuramente alla via Anagnina e possibilmente fino all’Appia Nuova ed alla ipotizzata nuova stazione di Ciampino. Tale connessione ha anche il compito fondamentale di connettere i tessuti urbani ai nodi di scambio sulle linee del ferro.
  • contribuire alla riqualificazione del contesto urbano con la dotazione di alcuni servizi di scala non strettamente di quartiere.